Il
tempo della scuola, fatta di quaderni di bella ed errori blu e rossi
sembra definitivamente tramontato.
Se
la perdita delle bacchettate sulle dita da parte dei maestri è una
conquista, quella di una certa familiarità con la grammatica,forse
no.
Presso
i quotidiani, per recuperare tempo e soldi, sono sparite le figure
dei “correttori” che non avrebbero mai fatto passare in stampa
po' con l'accento.
Siamo
all'imbarbarimento letterario?
O
si tratta solo di una fase di passaggio, proprio come è avvenuto tra
il latino e il volgare?
Di
qualunque cosa si tratti, è però necessario segnare alcuni punti
fermi.
La
lingua è un fatto collettivo: serve per farci capire dagli altri.
Pertanto non può essere soggetta alla singola persona, che non può
scrivere come gli pare.
La
televisione contribuisce molto all'unificazione linguistica e la
crescente diffusione di internet ha creato un'altra influenza
linguistica, quella internazionale e tecnologica. Termini stranieri,
per lo più derivati dall'inglese, sono ormai all'ordine del giorno.
Riguardo
agli accenti ci sarebbe da chiedersi perché in tutte le tastiere
italiane ci sia solo la ù.
Anche
la velocità sta condizionando le regole di scrittura. Quanto più è
urgente comunicare, tanto più si semplifica la scrittura.
Mi
piacerebbe poter fermare il tempo in favore di qualcosa di eterno: il
bello.
La
forma a volte fa la sostanza.
In
una conversazione, il volto delle donne è spesso incorniciato da
monili e il guardare diviene osservare. Un vezzo può diventare
l'opportunità per far passare concetti educativi e il corretto uso
di regole grammaticali.
Se
cambiamento dev'essere,non ci si potrà opporre,ma la battaglia
perché la qualità, in qualche modo venga comunque rispettata, si
può condurre.
Anche
a costo di sembrare dei donchisciotte.
Canotto, appunti di una maestra del 1959 e pennino Lyra Italiana
Una precisazione:questo strumento è stato utilizzato fino al 1959, il pane quotidiano per milioni di ragazzini che hanno frequentato le scuole elementari. I ragazzini entrati in prima elementare dopo il 1960 hanno iniziato ad usare la penna a biro e gli insegnanti il "temutissimo" matitone rosso-blu
la bella scrittura. pennino |
Le interiezioni e locuzioni esclamative. Diversifica nell'uso delle parolacce! |
interiezioni e locuzioni esclamative |
Ohibò! Suvvia, orsù |
interiezioni e locuzioni esclamative |
interiezioni e locuzioni esclamative |
Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
lunghezza cm 3,3, diametro cm 2,10. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.
L'uso dell'apostrofo. -Un uomo un'anima- Scheda didattica Juvenilia , anni 60. lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio |
. Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
Lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.
|
. Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
Lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.
|
I puntini di sospensione devono essere tre e non di più |
monosillabe accentate e non |
Esclamazioni motivazionali
Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.
|
Le esclamazioni motivazionali
"Orsu' " Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
lunghezza cm 2,5, diametro cm 1,5. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.
|
-M'hai rubato il cuor...mai rubare il cuor.- Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
lunghezza cm 3,3, diametro cm 2,10. Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.
|
"Non è un errore...è solo un modo diverso di percepire " Resina e scheda didattica Juvenilia anni 60. |
"L'esclamazione educata." Scheda didattica Juvenilia, anni 60. Cabochon in vetro. |
Tempi moderni: -Da destra a sinistra..e viceversa-
Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
Cabochon in vetro. Materiali privi di nichel, piombo e cadmio.
|
Esclamazione e imperativo
Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
Scheda didattica Juvenilia, anni 60.
Nessun commento:
Posta un commento