C'era dunque uno scolaro modello; ma si trattava di un nonnino ottantenne di nome Rocco Stillisano.
Si era presentato anche lui ai primi d'ottobre per l'ammissione alla prima classe elementare. Il maestro fece tanto d'occhi e si chiese se poteva iscriverlo, ma l'ispettore scolastico, interpellato, assicurò che nulla si opponeva alla sua accettazione.
Quel contadino non sapeva naturalmente nè leggere nè scrivere, e i conti li faceva sulla punta delle dita. Ma questo, per tanto tempo, non gli sembrò una grave deficienza. Aveva tante volte pensato:
-Per campare la mia famiglia e per lavorare la terra, non occorre saper scrivere.-
ma un giorno un suo figlio emigrò in America, e allora papà Rocco capì l'importanza della scuola e dell'istruzione. Unico mezzo per corrispondere col figlio lontano era la posta; ma lui non poteva scrivere e al suo ragazzo doveva mandare lettere scritte da altri. I figlio rispondeva, ma il vecchietto non comprendeva le sue parole. Papà Rocco non avrebbe potuto leggere e rileggere gli scritti del suo ragazzo, farci su delle considerazioni...
e se chi gli leggeva le lettere avesse taciuto, per riguardo alla sua età, qualche notizia spiacevole?
Allora il nostro Stillisano pensò di frequentare le scuole del paese, così, coi capelli bianchi, senza soggezione o vergogna, accanto ai bimbetti di sei anni. Diventò presto il primo della classe.
Di anno in anno, assiduo e volenteroso, arrivò finalmente a conseguire la licenza elementare.
All'esame, il presidente della commissione, gli chiese, tra l'altro, di Garibaldi. Garibaldi!...
il vecchietto lo ricordava benissimo, era stata la passione della sua giovinezza.
Gli esaminatori si compiacquero con lui, gli strinsero calorosamente la mano, ed egli, tornato a casa, ballò per la contentezza.
Da molte parti gli giunsero telegrammi e biglietti di rallegramento ed anche i giornali riferirono l'accaduto.
Adesso che ci ha preso gusto, il vecchio contadino alterna la coltivazione dei campi con la lettura dei libri, specialmente di geografia e di astronomia; e manco a dirlo, le lettere del figlio lontano se le legge tutte le sere da sè e ad esse risponde regolarmente con bella calligrafia.
L.Fiorentini
1967
Pennino Pinocchio del secolo scorso. |
Pennino Pinocchio e quadernino degli appunti di italiano del 1961 |
Pennino Astro in bronzo e quadernino di latino del 1961 |
Pennino Fiore, Torino |
Pennino L.u.s n.518 E.f |
Pennino Lancia n 920 |
Pennino Presbitero n 517 E.f in acciaio. Quadernino di dogmatica "Purgatorio" del 1932-33. Scheda didattica Juvenilia editrice. 1960 |
lettera di un emigrante. 1949 |
Guida didattica per maestri. -Insegno in prima- Edizione Atlas 1971 |
Antico pallottoliere |
Antico pallottoliere presso il museo della civiltà contadina di Bentivoglio (Bo) |
La nuova Primavera. Testi sussidiari riuniti. 1948 |
Pennino Fiore n 602 Torino |
Archivio fotografico Indire |
Rame del 1960 e pennino per penna Astra |